Prevenire i disastri climatici

Prevenire

Prevenire i disastri climatici

E’ incredibile quanto il mal tempo possa influire improvvisamente sulle nostre vite. Ed è altrettanto incredibile la frequenza con cui questi disastri climatici si verificano.

Le conseguenze

Catastrofi naturali di ogni genere tra alluvioni, uragani, tempeste, incendi e inondazioni che provocano disagi generali e, nei casi più gravi, perdite umane. Solo in Italia, tra Santa Margherita Ligure e Portofino, i danni ammontano a 20 milioni di euro. Abbiamo sofferto la tromba d’aria nella provincia di Pisa con molteplici danni tra evacuazioni varie delle abitazioni, case che perdono il lusso di avere un tetto e alberi strappati dalle loro radici. Questi ultimi hanno sofferto un’altra tromba d’aria in Trentino. Tutto questo solo se pensiamo all’anno scorso. Ecco i risultati di questi disastri che stanno diventando, purtroppo, sempre più frequenti e che non accennano a diminuire. Causa? Ancora i cambiamenti climatici.

Da noi l’uragano Mediterraneo ha un nome preciso.

Nonostante abbiamo la fortuna di vivere in un paese con un clima temperato, gli eventi climatici ci raggiungono comunque. Tanto che gli studiosi parlano di Medicane riferendosi al Mediterranean Hurricane: i cicloni che hanno colpito le nostre zone.

Il termine ha avuto origine a causa dell’incontro tra le correnti di aria fredda e la temperatura piuttosto alta che interessa il bacino del Mediterraneo. Uno dei Medicane più intensi dell’anno scorso ha raggiunto più di 4 metri di altezza delle onde e i 100km/h di vento. 

Aumentare la consapevolezza del rischio

66 allagamenti a causa di piogge abbondanti, 41 i casi di danneggiamento da trombe d’aria, 20 le esondazioni fluviali, 23 i danni i complessi di strutture. Questi sono i numeri che riguardano gli eventi estremi dell’anno scorso. I comuni coinvolti arrivano a 264, tra Siamanna (OR), Loano (SV) e tra Genova e La Spezia, Terracina (LT). I danni sono stati provocati principalmente da esondazioni, allagamenti e venti forti e hanno provocato l’abbandono delle proprie abitazioni da parte di molti abitanti oltre alle case rimaste senza energia elettrica. Oltretutto più di 3 milioni di famiglie vivono in aree costantemente a rischio di frane e alluvioni.

Come prevenire i disastri climatici?

Purtroppo diventa indispensabile essere a conoscenza dei rischi che ci circondano ogni giorno. L’83% delle famiglie che vivono in aree a rischio non è consapevole della frequenza con cui avvengono gli eventi catastrofici, senza considerare la cultura della prevenzione che è quasi pari allo zero.

Più della metà della popolazione italiana è esposta al rischio idrogeologico. Equivale a dire che il territorio in cui viviamo è colpito, nei 55% dei casi, da una certa vulnerabilità che interessa corsi fluviali con conseguenze che riguardano le acque piovane e il loro ciclo idrologico.

Ci sono però strumenti che aiutano a prevenire e a prepararsi a determinate condizioni ambientali. Uno di questi è la “mappa dei rischi dei comuni italiani” che aggiorna in merito al “rischio sismico, idrogeologico e vulcanico” per almeno 8000 comuni.

Invece lo strumento utile alle imprese è Derris, progetto europeo che mette a disposizione delle imprese, medie e piccole, le istruzioni per ridurre i rischi causati da eventi climatici, oltre a mettere a disposizione lo “strumento di auto-valutazione dei rischi”. Controllare periodicamente quanto sono performanti le strutture e verificarne lo stato di conservazione. Ma tutti gli strumenti del mondo non basterebbero se non ci fosse alle spalle una cultura della prevenzione e una consapevolezza sviluppata.

Nonostante più del 70% degli italiani abbia una casa di proprietà, tra le spese non rientra al primo posto quella per le “polizze a protezione della casa dagli eventi catastrofici”.

Grazie ad una polizza assicurativa si può garantire la giusta assistenza e limitare i danni in caso di eventi catastrofici, in tempi davvero più ridotti rispetto alla normalità.