
30 Nov Le seconde case sono tornate di moda come rifugio, ma come possiamo tutelarle al meglio?
In seguito alla pandemia le seconde case sono tornate di moda, e per molti italiani che già possedevano un’abitazione fuori città, in montagna, al mare o in campagna, sono diventate la prima casa.
La passione degli italiani per le seconde case nasce circa negli anni ‘60-70 come forma d’investimento che riguardava non solo i più abbienti, ma anche il cosiddetto ceto medio. Negli ultimi decenni le seconde case avevano perso un po’ del loro fascino grazie alla possibilità di viaggiare in tutto il mondo a costi davvero contenuti.
E’ stata la pandemia a mescolare di nuovo le carte riportando in auge le seconde case.
Seconde case come rifugio
Infatti a causa del coronavirus, moltissimi lavoratori in Smart Working o liberi professionisti, si sono diretti verso le seconde case al mare o in montagna. La seconda abitazione è diventata sinonimo di fuga dalla città non solo per difendersi dal contagio, ma anche per la voglia di recuperare i valori di sobrietà e sostenibilità, e più in generale della dimensione familiare e comunitaria.
Maggiore attenzione per la casa, oltre il trend
Nell’attuale scenario, dove il modo di vivere la seconda casa risulta essere stravolto, è necessaria una maggiore attenzione anche verso i temi della sicurezza e della tutela dell’abitazione, spesso non affrontati prima, in condizioni di “normalità”. Quale momento migliore dunque per valutare la sottoscrizione di una polizza casa che garantisca protezione e assistenza continua tramite anche l’uso di tecnologie avanzate?