Le seconde case sono tornate di moda come rifugio, ma come possiamo tutelarle al meglio?

Le seconde case sono tornate di moda come rifugio, ma come possiamo tutelarle al meglio?

In seguito alla pandemia le seconde case sono tornate di moda, e per molti italiani  che già possedevano un’abitazione fuori città, in montagna, al mare o in campagna, sono diventate la prima casa.

La passione degli italiani per le seconde case nasce circa negli anni ‘60-70 come forma d’investimento che riguardava non solo i più abbienti, ma anche il cosiddetto ceto medio. Negli ultimi decenni le seconde case avevano perso un po’ del loro fascino grazie alla possibilità di viaggiare in tutto il mondo a costi davvero contenuti.
E’ stata la pandemia a mescolare di nuovo le carte riportando in auge le seconde case.

Seconde case come rifugio

Infatti a causa del coronavirus, moltissimi lavoratori in Smart Working o liberi professionisti, si sono diretti verso le seconde case al mare o in montagna. La seconda abitazione è diventata sinonimo di fuga dalla città non solo per difendersi dal contagio, ma anche per la voglia di recuperare i valori di sobrietà e sostenibilità, e più in generale della dimensione familiare e comunitaria.

Maggiore attenzione per la casa, oltre il trend

Nell’attuale scenario, dove il modo di vivere la seconda casa risulta essere stravolto, è necessaria una maggiore attenzione anche verso i temi della sicurezza e della tutela dell’abitazione, spesso non affrontati prima, in condizioni di “normalità”. Quale momento migliore dunque per valutare la sottoscrizione di una polizza casa che garantisca protezione e assistenza continua tramite anche l’uso di tecnologie avanzate?